Con una nave extra salpata a notte fonda del 25 marzo, sono partiti verso la Sicilia anche le ultime persone rimaste bloccate, da due giorni, sulle banchine del porto di Villa San Giovanni.
Si conclude così una vicenda assurda e paradossale che ha visto coinvolte più di un centinaio di siciliani che sono partiti dal nord per rientrare nello loro terra.
La vicenda
La situazione venutasi a creare nel piazzale Anas è nata dal sovrapporsi di tanti provvedimenti che si sono susseguiti sia a livello centrale che periferico. Il dpcm firmato dal Presidente del Consiglio Conte nella giornata di sabato,
i provvedimenti dei presidenti della Regione Calabria e della Regione Sicilia i quali se da un lato blindano l’ingresso nelle rispettive regioni dall’altra hanno fatto sì che la città di Villa si trovasse in un caos di autoveicoli da gestire.
La solidarietà
Non siamo persone speciali né eroi, siamo uomini e donne in prima linea che amano rispondere al bisogno di solidarietà della propria comunità”. Così il presidente Fortunato Scopelliti dell’Associazione socio-culturale di volontariato “Nuova Solidarietà” descrive il quotidiano lavoro svolto dai tantissimi volontari che, anche ieri sera, hanno offerto il loro prezioso contributo agli automobilisti bloccati al piazzale di Villa San Giovanni.
Sotto la pioggia e il freddo, tante famiglie con bimbi hanno atteso per ore sul molo il ripristino della situazione e a placare un po’ la tensione ci hanno pensato gli “angeli” della Caritas, della Croce Rossa e di Nuova Solidarietà fornendo un pasto caldo.
“Nuova Solidarietà è una organizzazione radicata sul territorio e, quotidianamente, sa gestire le emergenze grazie ad una struttura pronta all’accoglienza per ospitare per qualche notte chi non trova posto per dormire, chi non ha da mangiare, chi ha bisogno di conforto.
Non possiamo salvare il mondo ma ci proponiamo di renderlo più vivibile e a misura d’uomo combattendo la solitudine, l’emarginazione, la povertà in tutte le sue forme, il disagio giovanile, il pregiudizio e la ghettizzazione.
Per fare questo bisogna essere in tanti e vivere come comunità. Fare volontariato è uno stile di vita che possono fare tutti. Da soli possiamo fare ben poco ma se siamo in tanti sicuramente, possiamo cambiare la vita dei nostri fratelli”.
Il Sindaco Metropolitano in un video messaggio dalla sua pagina Facebook ha voluto ringraziare L’associazione Nuova solidarietà e la Caritas di Reggio Calabria
Di seguito il ringraziamento del primo cittadino