Venerdì 26 gennaio si è discusso insieme a Don Iachino, assistente spirituale Acli Regionale e relatore dell’incontro, sull’importanza del lavoro nella solidarietà e nella crescita comune della società italiana, con particolare attenzione all’Italia meridionale.
Il curato, affrontando il problema della disoccupazione e dello sfruttamento lavorativo dei giorni nostri cosìdetto “uomo a uomo” ha interpretato magistralmente i documenti storici clericali e alcuni passi dei testi Sacri, richiamando soprattutto all’attenzione del pubblico la parola di Papa Francesco, particolarmente sensibile sul tema del lavoro.
Il concetto del lavoro è al centro del significato di solidarietà, spiega Don Iachino, difatti << per i credenti la Bibbia si apre con l’opera creativa di Dio che affida all’uomo e lo invito a lavorare la terra.>> L’uomo quindi come custode e responsabile del creato del Signore, una realtà creata in funzione del suo mantenimento spirituale e corporale, prosegue lo stesso <<l’uomo realizza se stesso lavorando, il lavoro non è un castigo del Signore al suo popolo ma la fatica ed il sudore che comporta, rendono l’uomo partecipe dell’opera creativa di Dio.>>
Don Iachino prosegue il discorso ricollegandosi alla difficile realtà lavorativa dell’Italia, con particolare riferimento alla funzione del Sindacato << dall’etimologia syn- dike “fare giustizia insieme”, Dio attraverso il sindacato ha permesso che l’uomo difendesse i suoi diritti, combattendo lo sfruttamento.>> La violenza nel lavoro è un peccato commesso da chi, cerca di profittare della debolezza del lavoratore e lo costringe al lavoro senza garanzia: donne sottopagate rispetto agli uomini e costrette a rinunciare alla gioia di diventare madri; il lavoro gestito dal caporalato, versante in condizioni disumane; minori impiegati nel tessere tappeti,nella realizzazione di scarpe e abbigliamento e nella raccolta di riso e altro, che, nelle parti più povere del mondo come Africa, Asia, America Latina, è gestito dai grandi nomi del business internazionale. Il relatore richiama inoltre le parole di Papa Francesco, in un videomessaggio trasmesso in occasione della settimana sociale di Cagliari tenutasi recentemente: << la mercificazione del lavoro come piaga del nostro Paese;i giovani che non riescono a vedere un futuro perché sottopagati; appalti concessi dalla Pubblica Amministrazione attraverso il clientelismo e senza rispetto per l’ambiente, la denuncia è l’unico mezzo per cambiare le cose.>> Da questa riflessione profonda del Papa, Don Iachino conclude dicendo che <<Non si lavora solo per il pane, si lavora per realizzare se stessi nella società, diventandone parte integrante.>> l’incontro si conclude con un forte dibattito da parte del pubblico circa il significato odierno dell’essenza del lavoro in una società sempre più corrotta dalla mafia, dalla politica del favoritismo e dall’assenza di controllo da parte delle istituzioni, che dovrebbero vigilare e prestare massima attenzione, allo sfruttamento da parte datori di lavoro.