La storia di Nuova Solidarietà affonda le sue radici in oltre trent’anni di attività sociale e di volontariato

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Molta gente non ha vissuto tanto per poter constatare il lavoro di aggregazione di ispirazione cristiana, che una piccola realtà associativa ha profuso in un territorio complesso come quello di Reggio Calabria.
Restare in piedi per generazioni dal 1989 ad oggi, ha comportato rinunce, sacrifici, delusioni. Ma anche affrancamenti e pienezza. Nuova Solidarietà può vantare un percorso al fianco dei più deboli, degli ultimi degli ultimi, attraverso un lavoro di cucitura e prossimità che ha permesso di sanare ferite e dolori di famiglie abbandonate nel limbo della solitudine e della povertà.
La costruzione della Casa della Solidarietà ‘Pasquale Rotatore’ è stata la sintesi meravigliosa di un gesto d’amore di tanti volontari e tanti soci che in Nuova Solidarietà hanno intravisto una palestra di vita.
Attività culturali e di animazione sociale sono state, e lo sono tutt’ora, la cornice ad un’azione forte e credibile di volontariato e assistenza, che ha permesso ad oltre 700 persone di essere accolte nel centro di pronta accoglienza, ricevendo un pasto caldo e un tetto dove dimorare. Dal 2009 è stata attivata anche la mensa esterna, con somministrazione di pasto unico serale. La mensa, attiva 365 giorni l’anno con una media di 20 presenze giornaliere, ha somministrato 7.300 pasti l’anno, per un totale al 31 /12/2019 di 73.000 pasti. Dal 1° gennaio 2020 ad oggi, sono stati somministrati già 6.100 pasti, molto al di sopra della media standard. Ciò si è verificato per l’insorgenza dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid, che attesta la media dei pasti distribuiti giornalmente a 25.
A questi si aggiungono le distribuzioni straordinarie giornaliere effettuate per i soggetti bloccati a causa del lockdown: circa 250 pasti.
Una mensa quotidiana dunque, aperta 365 giorni l’anno, un servizio di assistenza leggera agli anziani, e la distribuzione di viveri e vestiti, ha fatto della ‘Casa della Solidarietà Pasquale Rotatore un appiglio a cui abbracciarsi per quanti rischiano ogni giorno di affondare nel baratro dell’isolamento.
Un esplorato di formazione attraverso il servizio civile e il percorso educativo, sviluppato nelle e con le scuole, è lo scheletro sul quale prende corpo l’attività di crescita di un’associazione mai ferma al divenire di una società che cambia e si globalizza. Momenti di approfondimento e dibattito per sensibilizzare e dire a gran voce qual è la parte in cui stare in una comunità sana, competente e che guarda al benessere delle relazioni sociali.
Per questo è nato il format “Giovani in campo” – momento di confronto con tutte le forze positive della nostra città (Istituzioni giudiziarie, Chiesa, politica, mondo accademico, realtà associative ed imprenditoriali). Un confronto ed un accompagnamento costante con la Chiesa, la cui dottrina sociale ne ispira ogni passo e ogni gesto. La porta di Nuova solidarietà è stata sempre aperta anche quando altre porte sono ‘rimaste’ chiuse. Nell’operato di accoglienza c’è spazio per i servizi di reinserimento sociale attraverso un proficuo rapporto con Caritas e con i Servizi Sociali. Inoltre è stato attivato presso Nuova Solidarietà un programma ben delineato e definito con apposite convenzioni, con gli Istituti Penitenziari “G. Panzera” di Reggio Calabria e con il Tribunale Ordinario di Reggio Calabria.
L’associazione ha siglato la convenzione con il Tribunale Ordinario di Reggio Calabria per lo “svolgimento del lavoro di pubblica utilità ai fini della messa alla prova” sulla base di un programma di trattamento predisposto dall’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna (UDEPE) dal 2009.
La finalità delle due convenzioni è quella di sensibilizzare la comunità locale rispetto al sostegno e al reinserimento di persone in esecuzione penale. Si tratta di percorsi educativi atti al reinserimento del soggetto nella comunità, attraverso un lavoro non retribuito a favore della collettività.
Sono disponibili 6 posti per (sei) soggetti in contemporanea dislocati sulle 3 sedi operative.
Ad oggi hanno espletato l’attività 53 soggetti, 46 uomini e 7 donne con periodi di servizio dai tre ai 24 mesi. Di questi, 24 hanno espletato la Messa alla prova, 14 Lavori di pubblica utilità, 12 Affidamento in prova, 1 semilibertà, 1 arresti domiciliari, 1 libertà vigilata. Altri 39 soggetti sono in lista per l’espletamento del servizio. Nel 2019 ha stipulato convenzione per “l’espletamento di attività lavorativa volontaria e gratuita ex artt. 20 ter e 21 dell’Ordinamento penitenziario”.
Disponibilità garantite a tutti i soggetti che ne hanno fatto richiesta, in forza di convenzioni prestabilite e non certo per altre motivazioni.
Cosa sia e cosa rappresenta il servizio di Nuova Solidarietà, è riconosciuto da tutti, anche dalle agenzie di comunicazione che, al netto di qualche caso seriale, danno merito ad uno sforzo verso il prossimo, certosino e quotidiano, indelebilmente impresso nella storia di questa città! Nulla lo può confutare!

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