Di Giuseppe Borrello – Sono un volontario del Servizio Civile Universale e quest’anno, oltre ai vari compiti che svolgo prestando servizio all’associazione Nuova solidarietà, presso la sede di Campo Calabro, l’emergenza da Sarscov-2 ha segnato profondamente la mia vita e anche quella di molte famiglie su tutto il territorio. Il mio impegno e la mia disponibilità hanno permesso di aiutare le persone bisognose di un sostegno, come ad esempio, nello specifico, il semplice gesto di fare la spesa.
È luogo comune pensare che la spesa sia un compito assegnato alla figura femminile, però questo è solo uno stereotipo che la società “impone” nel pensiero comune. Anche gli uomini sono in grado di svolgere tali compiti, come anche le donne sono pienamente in grado di svolgere anche lavori ritenuti “maschili e virili”.
Essendo alle prime armi, ho avuto inizialmente un po’ di difficoltà, però tra uno scaffale e l’altro, tra un prezzo o un offerta vantaggiosa, ho imparato a selezionare i prodotti in modo corretto e capire questo “arcano” meccanismo della spesa e riuscire anche a conciliare il tempo necessario di questo dinamismo di acquisti.
Oltre tutto, la cosa che mi rende felice è vedere che le persone mi ringraziano calorosamente e richiedono altre volte il mio servizio; questo mi gratifica molto e mi fa capire che con pochi gesti si riesce a dare un sorriso a chi ne ha bisogno, portando gioia laddove magari, la vita di queste persone è segnata da disagi e tristezza. È un esperienza che mi ha toccato molto e mi ha fatto crescere, adesso riesco a svolgere questo compito con più responsabilità e facilità. Sono sicuro che questa esperienza mi sarà utile un domani nell’affrontare la vita di tutti i giorni.