di Domenico Arruzzolo – E’ morto a Buenos Aires all’età di 71 anni, dante Gullo, ex deputato e dirigente peronista, conosciuto anche come militante per i diritti umani con forti legami con l’Italia, e soprattutto, con la Calabria.
Peronista di ferro – fu uno dei più attivi esponenti politici a battersi per il ritorno appunto di Juan Domingo Peron dall’esilio – per otto anni costretto al carcere durante la dittatura, fu dirigente ‘giustizialista’ e membro del Movimento dei Montoneros.
Negli anni scorsi Gullo è tornato più volte in Italia per testimoniare in processi contro l’ex tenente della Marina argentina, Alfredo Astiz, considerato colpevole del sequestro e successiva sparizione della madre calabrese, Angela Maria Aieta, e del fratello Jorge Salvador Gullo.
La ‘Desaparecida’ Maria Aieta, d’origine calabrese, sequestrata e assassinata dai militari nell’ Argentina della Guerra sporca, è stata ricordata con una cerimonia pubblica nel continente sud-americano il 20 febbraio di dieci anni fa, promossa dal Consiglio regionale della Calabria e alla quale prese parte una delegazione, accompagnata dal capo Ufficio stampa Romano Pitaro.
La delegazione, composta allora dai consiglieri Borrello, Amendola, Censore e Feraudo, fu accompagnata dal responsabile per l’America Latina della Uil/Italia Josè Tucci, in quell’occasione omaggiò la ‘Desaparecida’ calabrese nella piazza che porta il suo nome “Angela Aieta”, nel popoloso quartiere ‘Costitution’ dov’è ubicata la stazione ferroviaria più importante di Buenos Aires.
Un luogo e un ricordo indelebile che la grande metropoli argentina ha dedicato alla vita di una donna dalla tempra forte, emigrata da Fuscaldo – un borgo calabrese in provincia di Cosenza – torturata e assassinata dai militari argentini, mentre un altro suo figlio, Salvador Jorge Gullo (cui il partito della Presidente della Repubblica Cristina Fernandes de Kirchner ha da poco dedicato una sezione) si aggiunge alla lunga lista dei desaparacidos.
L’oriundo Dante Gullo sarà ricordato come il protagonista di una pagina di storia della cultura argentina, protagonista nella lotta per l’emancipazione nazionale e la giustizia sociale.