Allo scadeere del mandato dell’attuale amministrazione, si aprirà una nuova fase per gli ‘assets’ politici della città. In ballo il rilancio economico, la gestione urbana e una nuova partecipazione civica.
Reggio Calabria si prepara a tornare alle urne nella primavera del 2026 per eleggere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Un appuntamento elettorale che si preannuncia decisivo per le sorti della città, chiamata a rimettersi in moto dopo anni di sfide complesse, tra emergenze infrastrutturali, tensioni sociali e difficoltà nella macchina amministrativa.
Il quadro politico: tra successioni e nuove alleanze
Con l’impossibilità per il sindaco uscente di ricandidarsi, il centrosinistra è costretto a ridefinire la propria identità e a scegliere una figura in grado di raccogliere l’eredità politica, senza rinunciare al rinnovamento. In un campo ampio e articolato, si cercano sintesi tra le anime più progressiste, il mondo civico e le esperienze amministrative maturate negli ultimi dieci anni.
Sul fronte opposto, il centrodestra punta a presentarsi come alternativa di governo, facendo leva sulla voglia di cambiamento che attraversa parte dell’elettorato. La sfida sarà quella di proporre un candidato autorevole e un programma concreto, capace di superare le storiche frammentazioni interne.
Ma è il civismo, negli ultimi tempi, a guadagnare spazio e attenzione. Crescono i movimenti di cittadini, le liste indipendenti e le coalizioni trasversali animate da professionisti, associazioni culturali e comitati di quartiere. In molti puntano su una proposta lontana dai partiti tradizionali, incentrata su legalità, efficienza amministrativa e rilancio sociale.
Temi chiave al centro della campagna
Le grandi questioni che domineranno il dibattito elettorale sono già chiare:
- Riqualificazione urbana e infrastrutture: dalla viabilità cittadina alla valorizzazione del lungomare, passando per il rilancio dell’aeroporto e il potenziamento del porto, la città reclama investimenti e una visione strategica.
- Economia e lavoro: la disoccupazione giovanile resta una delle principali criticità. Si attendono proposte su come favorire l’occupazione, sostenere l’imprenditoria e valorizzare i settori chiave come turismo, cultura, agricoltura e innovazione tecnologica.
- Legalità e trasparenza: dopo anni di inchieste e difficoltà burocratiche, i cittadini chiedono un’amministrazione più trasparente, efficiente e immune da condizionamenti esterni.
- Servizi sociali e inclusione: tra emergenza abitativa, povertà diffusa e carenze nei servizi educativi e sanitari, si impone la necessità di un welfare urbano più solido e accessibile.
- Transizione ecologica: rifiuti, mobilità sostenibile e valorizzazione dell’ambiente naturale saranno argomenti cruciali, in una città che punta a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.
Una scelta che segnerà il futuro
Le comunali 2026 saranno molto più di una competizione elettorale: rappresenteranno un vero e proprio spartiacque per Reggio Calabria. I prossimi mesi saranno decisivi per definire alleanze, programmi e visioni, ma il ruolo della cittadinanza sarà centrale. Partecipazione, consapevolezza e coinvolgimento saranno le chiavi per costruire una città più giusta, moderna e inclusiva.
La corsa è aperta. E la posta in gioco, altissima.